Gli Spiriti liberi di San Cesario I
Nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce prosegue il processo partecipativo che Astràgali Teatro ha avviato per rilanciare in maniera ancora più forte, efficace ed inclusiva le attività di uno dei più interessanti e imponenti monumenti dell’archeologia industriale del Sud Italia. Dopo la prima giornata di riflessione aperta a cittadine e cittadini, associazioni e imprese, mercoledì 9, sabato 12 e martedì 15 marzo 2022, nell’ambito della rassegna “Teatri a Sud”, ideata e promossa da Astràgali con il sostegno del Ministero della Cultura, tre appuntamenti dedicati agli “Spiriti liberi” che dal piccolo comune salentino si muovono verso la propria comunità, oltrepassandone i confini.
Mercoledì 9 marzo alle ore 20:30 la prima serata ospiterà “Un ceffone ben assestato”, un monologo di e con l’attore, autore, regista e poeta Luigi Pascali e “Le mie storie paesane” del cantastorie Enzo Marenaci.
“Un ceffone ben assestato” è una testimonianza sul tema della violenza sulle donne. Un uomo prova a narrare uno dei tanti drammi dal punto di vista della vittima. Cerca di immedesimarsi, per quanto possibile, nella posizione di chi subisce violenza ripercorrendone le vicissitudini, le sensazioni, la sofferenza, fino all’estremo epilogo ed oltre. Senza la pretesa di capire fino in fondo la devastazione di chi subisce questo genere di “cose”, vuole essere un tentativo di sensibilizzare, ancora una volta, mai abbastanza, le coscienze di ognuno di noi. Una sorta di “omaggio”, un chiedere scusa (per quanto possano valere le scuse) a tutte le vittime di questo odioso crimine.
Enzo Marenaci è un cantastorie, così si autodefinisce, sempre sospeso fra le pieghe dell’ironia per una terra orfana della civiltà contadina e priva ormai di una identità culturale. Non un cantore nostalgico, ma un archivista di memoria personale e di memorie collettive. Nel suo ultimo lavoro dal titolo “Rretecate” (radici in dialetto del nord salento) il cantastorie è sempre sospeso fra culacchi popolari e storie vere, crude che “lu scuernu” dei paesi tende a nascondere sotto le “chianche” di pietra leccese”.
Ingresso gratuito. Consigliata la prenotazione: 389.2105991 – teatro@astragali.org