“Medea, Desìr” di Fabio Tolledi apre la nuova edizione di Teatri a Sud
cercarti nel silenzio, nella fuga, nel desiderio che non osa, nella tua rosa che si è appena schiusa
(Fabio Tolledi)
Venerdì 15 marzo alle ore 20,30, “Medea, Desìr“, la storica e fortunata produzione di Astràgali Teatro, apre la nuova edizione della rassegna Teatri a Sud.
“Medea, Desìr” è uno spettacolo scritto e diretto da Fabio Tolledi che vede in scena Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele ed Anna Cinzia Villani, che si prepara, nel 2024, ad una nuova tournée internazionale.
Il mito non è semplicemente una storia, semmai è un infinito intreccio di storie. Per questo il mito è poesia. Questa molteplicità di storie rende il mito qualche cosa di vivo, da scoprire, da interrogare, da svelare e rivelare. Medea è una storia che si moltiplica nei secoli. Christa Wolf, Ovidio, Apollonio Rodio, Euripide, Jean Anouilh, Franz Grillparzer, Corrado Alvaro, Corneille, Seneca, Quinto Ennio, Adriana Cavarero, ed ancora di Hanna Arendt e Judith Butler. Queste scritture dense e immaginifiche si annodano, nella performance, alla parola poetica. L’amore, la gelosia, la passione, il rancore, il desiderio si rincorrono in un tempo curvo. Non è più possibile distinguere passato, presente e futuro. Tutto è intrecciato. E il desiderio si sfibra dinnanzi alla sete di potere.
Medea/Madre cerca di sfuggire all’insulto della Storia che l’ha voluta per secoli fissata nell’orrore dell’infanticidio. La sua sola possibilità sta nel riannodare le storie, lo sguardo che ridona al mondo una poetica resistenza. La resistenza dell’amore – ancora una volta – svia il potere e la sua misera insaziabilità.
“Medea, Desìr” si muove su alcuni piani: Medea è donna, straniera e selvaggia, creatura altra che resiste e ama. Ama aldilà di ogni valore, aldilà di ogni morale. Resiste e sfugge al potere, regina adolescente a cui tutto si può chiedere, depositaria di un sapere profondo e antico. La radice del suo nome, med, richiama la parola medicina. Il pharmakon che cura e avvelena. Che può salvare e uccidere. Radice del venenum, di qualcosa che trasforma e muta. Medea, scacciata e bandita dal potere, stigma della donna selvaggia, rivendica il solo orizzonte che incrina e mette in crisi il potere: il desiderio. Medea ama, Medea ama l’amore, Medea vive nel desiderio che prende e dona forma alla vita.
“Teatri a Sud” è una rassegna ideata e promossa da Astràgali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e con la collaborazione del Comune di San Cesario di Lecce.
Ingresso € 5. Consigliata la prenotazione: whatsapp 3892105991 – teatro@astragali.org