Verso la notte dei poeti II
Sabato 3 settembre 2022 alle ore 21 negli spazi della Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce, secondo appuntamento di “Verso La notte dei poeti” per la rassegna “Teatri a Sud” con la partecipazione di Dauna, Simone Franco, Roberto Gagliardi, Lucio Giannone, Simone Giorgino, Matteo Mele, Claudio Prima, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Fabio Tolledi.
Durante la serata saranno presentati i volumi “La Betissa. Storia composita dell’uomo dei curli e di una grassa signora” di Antonio Verri (Kurumuny), “Dentro ‘l mal de’ fiori. Il poema impossibile di Carmelo Bene” di Alessio Paiano (Kurumuny), e “Fame a Montparnasse” di Raffaele Carrieri (Musicaos) e saranno letti e interpretati dagli artisti presenti alcuni tra i passi più significativi.
La Betissa, pubblicata per la prima volta nel 1987, è una disperata favola a tinte fosche, un allucinato viaggio nell’inconscio e nel linguaggio che rappresenta una svolta decisiva nella ricerca espressiva di Antonio Verri, ora concentrata a indagare ossessivamente le relazioni che intercorrono fra le parole e le cose, fra il mondo e il libro che tenta di ricrearlo, in uno sforzo costante di trascrizione di quella varietà cosmica e disarmonica in un’opera chiusa, conclusiva e allo stesso tempo sempre in progress, aperta, sfuggente. Nella Betissa il riferimento al teatro non deve fare pensare a una dimensione realistica, dove trama e personaggi alimentano un piano narrativo naturalistico. Semmai la spinta surreale e iper-reale trova linfa proprio nella moltiplicazione dei piani che muove dal meccanismo teatrale. Lì, nell’ambiguità dello spazio della rappresentazione il contrasto tra vita e finzione, tra desiderio e tremore, tra sogno e carne concreta trova la propria molteplice collocazione. Vita e illusione, erranza e différance della vita, nella vita, nella scrittura-corpo, nel corpo a corpo che la scrittura di Verri ingaggia con l’esistere.
Dentro ‘l mal de’ fiori. Il poema impossibile di Carmelo Bene” è la prima lettura critica integrale, totalmente inedita, de ‘l mal de’ fiori (2000). L’ultimo lavoro di Carmelo Bene è un poema sotto ogni aspetto “eccessivo”, nel linguaggio, nel contenuto e persino nel layout editoriale, in cui prende corpo la formula “lorenzaccia” del «rovinare le rovine»: è la sfida impossibile di ‘scrivere la voce’, restituendo una sconcertante polifonia che chiama a raccolta tutte le ossessioni della sua ricerca (Shakespeare, Pinocchio, l’Adelchi, Dante, Leopardi, ecc.). Per comprendere l’operazione bisognerà rovesciare un assunto dello stesso Bene: come da attore non ha mai smesso di essere poeta, così da poeta non smetterà i panni dell’attore.
Raffaele Carrieri è stato uno dei protagonisti della vita letteraria e artistica italiana del Novecento. Nato a Taranto nel 1905, dopo una giovinezza avventurosa in giro per mezza Europa e il Mediterraneo, nel 1930 si trasferì a Milano dove svolse un’intensa attività come poeta, narratore e critico d’arte. Dopo la morte però, avvenuta a Lombrici di Camaiore nel 1984, il suo nome è stato un po’ dimenticato e la multiforme opera di Carrieri non ha ricevuto l’attenzione che merita da parte della critica. Un segno di rinnovato interesse nei suoi confronti è rappresentato dalla recente ristampa di uno dei suoi primi libri, Fame a Montparnasse, apparso per la prima volta a Milano presso la Casa editrice Bietti nel 1932, cioè esattamente novant’anni fa. Il volume, a cura e con introduzione dello scrivente e con un profilo dello scrittore di Simone Giorgino, è un’opera a carattere autobiografico ispirata alla permanenza parigina dell’autore che si recò nella capitale francese in cerca di gloria e fortuna per la prima volta nel 1923 e poi nel ‘25, dove frequentò e conobbe direttamente molti dei grandi artisti, respirando l’atmosfera delle prime avanguardie novecentesche, ma anche tanti altri che aspiravano a diventare famosi, spesso senza riuscirci.
Ingresso gratuito. Consigliata la prenotazione: 389.2105991 – teatro@astragali.org